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Whistleblower

Tutela del dipendente pubblico o dipendente di ditte e imprese fornitrici che segnalino illeciti

ai sensi dell’articolo 1, comma 51, Legge 190/2012 – articolo 54 bis Decreto Legislativo 165/2001 – legge 179 del 30/11/2017

Chi è testimone di irregolarità, violazioni in materia di corruzione, frodi e abusi, atti a ledere i diritti individuali e della collettività può agire, svolgendo così un ruolo di interesse pubblico, dando conoscenza, se possibile tempestiva, compilando il “modulo per la segnalazione di condotte illecite da parte del dipendente pubblico ai sensi dell’articolo 54 bis del Decreto Legislativo n. 165/2001 (cd Whistleblower).

La segnalazionedi fatti illeciti o di cattiva amministrazione da parte dei dipendenti dell’A.P.S.P. S. Giuseppe deve essere inoltrata al Responsabile anticorruzione interno Dott. Claudio Dalla Palma al seguente indirizzo di posta elettronica, utilizzando l’apposito modello allegato.

In Italia l’istituto giuridico del Whistleblowing è stato introdotto dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione», adottata in ottemperanza a raccomandazioni e obblighi convenzionali che promanano dal contesto ONU, OCSE, Consiglio d’Europa e Unione europea. In particolare, l’art. 1, co. 51, della richiamata legge ha inserito l’art. 54-bis all’interno del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 «Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche». Tale norma prevede un regime di tutela del dipendente pubblico che segnala condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro. La disciplina è stata integrata dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella legge 11 agosto 2014, n. 114, «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari», che ha modificato l’art. 54-bis introducendo anche ANAC quale soggetto destinatario delle segnalazioni di whistleblowing. Da allora ANAC è chiamata a gestire le segnalazioni provenienti, oltre che dal proprio interno, anche da altre amministrazioni pubbliche. ANAC è intervenuta con la Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 recante «Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblowing)» per fornire indicazioni alle pubbliche amministrazioni sui necessari accorgimenti –anche tecnici– da adottare per dare effettiva attuazione alla disciplina. L’ultima riforma dell’istituto si deve alla legge 30 novembre 2017 n. 179, «Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato», entrata in vigore il 29 dicembre 2017. Con lo scopo di fornire indicazioni sull’applicazione della legge 179/2017. Il Consiglio di ANAC ha approvato lo Schema di linee guida per il whistleblowing. Le linee guida sono rivolte alle pubbliche amministrazioni e agli altri enti indicati dalla legge tenuti a prevedere misure di tutela per il dipendente che segnala condotte illecite, nonché ai potenziali segnalanti. Le Linee guida sono suddivise in tre parti. Una prima parte dà conto dei principali cambiamenti intervenuti sull’ambito soggettivo di applicazione dell’istituto, con riferimento sia ai soggetti (pubbliche amministrazioni e altri enti) tenuti a dare attuazione alla normativa, sia ai soggetti – i segnalanti – beneficiari del regime di tutela. Si forniscono anche indicazioni sulle caratteristiche e sull’oggetto della segnalazione, sulle modalità e i tempi di tutela, nonché sulle condizioni che impediscono di beneficiare della stessa. Nella seconda parte si declinano, in linea con quanto disposto dalla normativa, i principi di carattere generale che riguardano le modalità di gestione della segnalazione preferibilmente in via informatizzata. Si definisce il ruolo fondamentale svolto dai RPCT e si forniscono indicazioni operative sulle procedure da seguire per la trattazione delle segnalazioni. Nella terza parte si dà conto delle procedure gestite da ANAC cui è attribuito uno specifico potere sanzionatorio ai sensi del comma 6 dell’art. 54-bis.

Il decreto legislativo n.24/2023 ha introdotto nuove e importanti tutele per coloro che segnalano ed ha obbligato organizzazioni pubbliche e private ad utilizzare modalità informatiche e strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e di tutti i soggetti menzionati nella segnalazione, del contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione.

Segnalando attraverso questa nuova piattaforma online che l’Ente ha attivato

https://apspsgiuseppedironcegnoterme.whistleblowing.it/

ci sono molti vantaggi per la sicurezza e per una maggiore confidenzialità (ad esempio la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale come pc, tablet, smartphone).

Per maggiori informazioni inerenti il progetto WhistlelbowingPA si rimanda al sito www.whistleblowing.it.

DOCUMENTI ALLEGATI:

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